Questo articolo tratta di un problema che interessa 19 milioni di italiani: l’edentulia
Con questo termine indichiamo la condizione clinica che presenta il paziente che ha perso uno o più elementi nelle arcate dentarie. Si tratta di una patologia che si riscontra soprattutto tra le persone oltre i sessantacinque anni di età ma, sempre più frequentemente, si presenta anche in pazienti più giovani.
La mancanza totale o parziale dei denti comporta un vissuto di disagio causa sia di problemi di tipo funzionale, che di natura estetica e psicologica.
Le cause dell’edentulia
L’edentulia può essere determinata dal normale e fisiologico processo di invecchiamento, ma diventa precoce a causa di patologie locali come la parodontite o generali come il diabete, argomenti trattati lo scorso mese.
Disturbi correlati alla edentulia:
• difficoltà nella masticazione e nella digestione;
• difficoltà nella fonazione (difficoltà nella pronuncia di alcune vocali o consonanti );
• problemi posturali della testa e del collo e dolori articolari alla mandibola o alla colonna cervicale (cefalee, acufeni, affaticamento muscolare durante la masticazione)
• alterazioni a livello estetico dei tratti del viso: mento accentuato e guance infossate.
Soluzioni all’edentulia
La mancanza di uno o alcuni denti è sicuramente meno invalidante della loro perdita totale anche se, in caso di molari vicini tra loro e nello stesso lato della bocca, comporta una perdita di capacità masticatoria di circa il 60%, obbligando il lato controlaterale ad un sovraccarico masticatorio con ripercussioni sulla stabilità ed equilibrio dell’occlusione.Fine modulo
Per evitare che la situazione con il tempo peggiori, la soluzione migliore è provvedere tempestivamente a sostituire i denti perduti mediante una riabilitazione protesica.
La riabilitazione protesica può prevedere soluzioni diverse, progettate per il singolo caso: protesi rimovibile totale (completa di tutti i denti) o parziale a seconda dell’edentulia esistente oppure, in mancanza di un singolo dente o di più elementi, corone o ponti che, appoggiandosi agli elementi residui, sostituiscono quelli mancanti.
Oggi la soluzione riabilitativa per ripristinare la funzione estetica e masticatoria più adottata risulta essere quella mediante implantologia.
Utilizzando gli impianti, viti in titanio inserite nel tessuto osseo, si vanno a sostituire le radici dei denti perduti per sostenere le protesi. Per posizionare gli impianti è sufficiente effettuare una anestesia locale, la stessa che viene utilizzata per eseguire otturazioni o terapie canalari.
Esistono diverse tecniche implantologiche-protesiche di riabilitazione, le più diffuse sono:
• implantologia tradizionale: il manufatto protesico (corona, ponte o protesi totale) viene fissato su impianti una volta avvenuto il processo di osteointegrazione (da tre a sei mesi)
• implantologia a carico immediato: consente di fissare subito dopo l’intervento di implantologia un dispositivo protesico provvisorio in resina, sostituito poi con uno definitivo in ceramica o zirconia, passati alcuni mesi dall’inserimento degli impianti.
Ricorda che ogni caso, ogni paziente, necessita di un piano di cura individuale, realizzato dal dentista dopo un’accurata visita e dopo aver visionato le radiografie richieste.
Contatta liberamente il nostro studio, ti forniremo tutti i dettagli necessari a risolvere il tuo problema.